Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

lunedì 23 giugno 2014

Recensione: "La lista dei desideri" di Eoin Colfer



.La lista dei desideri.
di Eoin Colfer


piacevole

Titolo: La lista dei desideri
Autore: Eoin Colfer
Editore: Mondadori
Traduttore: A. Ragusa
Prezzo di copertina (rigida): 9,40 €




Meg Finn si è davvero messa nei guai. Guai ultraterreni. Maltrattata dal patrigno e divenuta praticamente un'estranea in casa propria dopo la morte della madre, la ragazzina è una combinaguai di prima categoria. Ma in seguito a un goffo - e tragicamente fallito - tentativo di svaligiare l'appartamento del vecchio Lowrie McCall, lei e il suo complice Rutto restano vittime di un incidente e si ritrovano in una situazione a dir poco calda. Per la precisione, l'anima di Meg rimane bloccata a mezza strada tra inferno e paradiso, e l'unica possibilità di salvezza che le resta è aiutare Lowrie McCall a trasformare in realtà i suoi più grandi desideri.



Non è di certo una capolavoro della letteratura, ma è proprio carino!

Sono molti i punti in cui fa ridere, perchè in ogni cosa è ironico, ma al tempo stesso non superficiale, nonostante sia rivolto a lettori molto giovani. Tratta un argomento importante, ossia la morte, e lo fa con molta naturalezza, forse troppa, a volte.
La storia di base è molto bella e ci sono anche alcuni momenti dolcissimi tra i due protagonisti, Meg e Lowrie
In più, mi è piaciuta molto l'idea di abbassare demoni e santi a livello di comuni mortali, almeno negli atteggiamenti! :P Le chiacchierate telefoniche tra Belzebù e San Pietro sono spettacolari xD
Hanno influito molto sulla votazione delle stelline le scene - decisamente inutili, a parer mio- con Rutto ed Elfo. Senza di loro, il romanzo sarebbe stato molto più bello! In questa storia, difatti, la necessità di un antagonista -diverso da Franco- non c'era proprio! 



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