Usò entrambe le mani. Le fece correre su uno scaffale dopo l'altro. E scoppiò a ridere. [...] passò vari minuti ad andare con lo sguardo dagli scaffali alle proprie dita. Quanti libri aveva toccato? Quanti ne aveva sentiti? [...] Era come una magia, come la bellezza. {M.Z.}

venerdì 3 marzo 2017

Recensione: "Amnesia" di Peter Carey


.Amnesia.
di Peter Carey

Grazie alla Bompiani per avermi inviato una copia di questo romanzo.

bellissimo

Titolo: Amnesia
Titolo originale: Amnesia
Autore: Peter Carey
Editore: Bompiani
Pagine: 393
Traduzione: C. Prosperi e I. Zagaglia
Prezzo di copertina (flessibile): 20,00 €
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Quando un virus informatico spalanca le porte di migliaia di prigioni americane, l’hacker si rivela essere un’improbabile criminale, Gaby Baillieux, una giovane ragazza australiana. Il suo intento era dichiarare una guerra cibernetica contro gli Stati Uniti o il solo scopo del suo “Angel Worm” era quello di liberare le vittime delle politiche d’immigrazione in Australia? Ha niente a che fare con la dimenticata Battaglia di Brisbane del 1942, tra forze americane e australiane? E se Gaby è innocente, può essere salvata? Chi dovrà trovare le risposte a queste domande è il giornalista Felix Moore. La sua carriera è in stallo quando arriva l’occasione di scrivere una biografia che riabiliti la giovane donna, ma come convincerla a collaborare, specie quando Felix scopre che è la figlia del suo grande amore degli anni universitari?



Ecco un altro romanzo che mi ha sorpresa positivamente. Leggendo la trama mi aspettavo una storia completamente diversa per Felix Moore, più avventurosa e meno personale. Invece c'è poca azione ma tanto approfondimento psicologico. Come ormai vi ripeto fino allo sfinimento, questo è uno degli aspetti che preferisco in un romanzo, se scritto bene. E Amnesia è scritto benissimo.


"Tutto ciò che hai scritto è abominevole," dichiarò, e ovviamente la verità è brutta e spesso spaventosa. Abbiamo piazzato la verità nelle nostre finestre gotiche, ma quando ci si presenta di persona, non lavata e maleodorante, chiassosa e violenta, la prima reazione è di puntarle contro il fucile.




Vi avverto, però, che in alcuni punti risulta un po' pesante da digerire. Insomma, non è una storiella leggera ma un libro che va letto con calma. Tra l'altro, la frase finale sulla quarta di copertina "[...] specie quando Felix scopre che è la figlia del suo grande amore degli anni universitari" secondo me è tremendamente fuorviante. Se cercate una storia d'amore, non è questo il libro che fa per voi. Questa è la storia di due donne, Celine e la figlia Gabrielle. Ci immergiamo nella vita di una madre e della figlia adolescente e attraverso i loro racconti veniamo risucchiati nel vortice di eventi che le ha condotte dove sono ora, nel presente, davanti a Felix Moore, questo scrittore che dovrebbe riabilitare la giovane Gaby scrivendone la biografia.


Celine non aveva ancora nominato la figlia, se non indirettamente quando aveva detto che era un momento di merda per essere giovani. Era sempre un momento di merda, così avevo risposto.

Non entrerò nel dettaglio per quanto riguarda gli accadimenti, perché ho trovato molto bello poter conoscere tutti i personaggi pian piano. Un elemento che mi è piaciuto tantissimo, poi, è stato quello dell'informatica, meno marginale di quanto ci si possa aspettare. Si parla di hackeraggio, della nascita di questo fenomeno, ci sono spesso confronti con il presente. Onestamente è un argomento che ho trovato molto interessante ed è stato anche inserito perfettamente all'interno della narrazione.
Sul finale dirò soltanto che è davvero meraviglioso. Non avevo mai letto nulla di Peter Carey prima d'ora, ma state pur certi che prima o poi recupererò tutti i suoi romanzi.




Consigliato! :)



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